Un'unica figlia

La verità è che sono una befana. Una vecchia befana a essere precisi.
A diciotto anni guardavo gli abiti da sposa e mi veniva male e se dovevo maneggiare un bambino avevo l'orticaria.
C'era chi, tra le mie amiche, rimaneva incinta e si sposava.
E io pensavo: -poverine, vita finita. Che fretta c'è?. Io mi sposerò e farò figli quando sarò una vecchia verso i trenta che stare nove mesi incinta è una rottura e il parto lo voglio affrontare solo con cesareo e anestesia totale.
A ventotto anni guardavo qualche sposa con elaborati abiti bianchi, qualche amica con la pancia e qualcuna con una voglia matta di famiglia.
E io pensavo: -poverine, vita finita, che fretta c'è? Io mi sposerò e farò figli quando sarò una vecchia verso i trentatré . Che stare nove mesi incinta è una rottura e il parto lo voglio affrontare solo con cesareo e anestesia totale. E anche allattare non fa per me, il biberon ci ha liberato dalla schiavitù.
A trentatré anni abitavo gia con Marco, siamo stati a diversi matrimoni, abbiamo tenuto in braccio diversi bimbi, giocato con i nipoti. E ci siamo sempre rotti le scatole. Gli abiti bianchi non li potevo vedere.
E io pensavo: che fretta c'è? Aspettiamo, quando sarò una vecchia di trentacinque anni ( notare come il concetto di vecchiaia sia diverso a seconda del periodo storico) farò questo sforzo. Che stare nove mesi incinta è una rottura e il parto lo voglio affrontare solo con cesareo e anestesia totale. Allattare non fa per me, il biberon ci ha liberato dalla schiavitù e se proprio non ho scelta mi butterò sull'epidurale.

Poi verso i trentacinque sarà per colpa dell'orologio biologico o saranno stati gli ormoni da vecchia befana ho deciso che era il momento di allargare la famiglia ma non per l'abito bianco, per quello non ero ancora pronta.

Ovviamente credevo che per fare un bimbo bastasse un po' di amore al momento giusto.

Passano gli anni

  ricordo con nostalgia quando ero una giovane di trentacinque anni... dicevo passano gli anni e dopo svariati esami e pareri e soldi finalmente abbiamo una data per la PMA, o fecondazione assistita.
A quella data per una serie di botte di culo ci sono arrivata già incinta.

Poi mi sono goduta i nove mesi, ho lavorato fino alla fine  (per forza lavoro in proprio) ho partorito naturalmente e senza nessuna anestesia dato che all'ospedale vicino a casa l'epidurale non esiste neanche a pagamento.
Il parto tutto sommato é stato bello e meno traumatico del previsto. mi sono anche divertita. (vabbè gli ultimi 30 minuti non ero molto lucida)

L'abito bianco continuo a guardarlo con sospetto e forse un giorno mi sposerò in multicolor.

Tutti ora mi chiedono -E il secondo?

per il secondo sono vecchia, non basta "rilassarsi" e essere sereni, sto ancora dando il latte dopo 17 mesi e quando esce una tale quantità di latte il ciclo non arriva. Non me la sento di smettere, non credevo di essere così in pace con me stessa e mi rammarico di non poter fare altri figli.

Immagino una vita piena di piccole clems ma sono felice lo stesso. Ho avuto una grande fortuna.

E intanto mi godo questo secondo Natale con la mia bimba che passa le nottate sulla mamma e in minor parte sul papà, che fa già le capriole e che adesso sorride sempre.

Vorrei chiedere al Babbo se per favore il prossimo natale tutte le amiche che stanno per affrontare la pma (e ce ne sono troppe) o altri percorsi in salita e spesso dolorosi abbiano in pancia o tra le braccia un piccolo frignante e adorabile.

magari ci ricapita pure a noi vecchi bacucchi :)

Buon Natale amici miei