lunedì 16 luglio 2012

USA , Bishop 2008

 L'anno duemilasette era agli sgoccioli, in pale si ascoltava a ripetizione Elements of Life di DJ Tiesto, Le Gilmore Girls  erano arrivate alla serie finale, alcune persone comunicavano attraverso myspace. Fu appunto lì che arrivò, verso Natale, un messaggio di Gabri " voci dicono che vorreste andare in Usa, io ci sono"
Detto fatto, partenza a metà febbraio io, Marco e due top climber: Gabri appunto, e Michele.
Destinazione Bishop, vacanza di blocchi.




Se arrivate a Los Angeles la cosa migliore è prendere l'autobus che passa a ripetizione davanti al terminal per il motel 8, farsi una bella dormita per smaltire il  fuso orario e cercare con calma un auto il mattino dopo. Contrattando si riesce ad ottenere un buono sconto, più che a prenotare da casa.

Ci dirigiamo subito verso Bishop con l'intenzione di visitare al ritorno LA e Joshua Tree (non fatelo, le cose che volete vedere non lasciatele mai indietro, soprattutto se siete in viaggio con Top climber)

Lasciate le freeway di LA viaggiamo tranquilli, spesso soli, su una bella strada dritta fino alla nostra destinazione. La tentazione di schiacciare l'acceleratore a tavoletta è forte ma le strade sono ben controllate, anche da piccoli aerei pronti a rilevare infrazioni.....


Bishop si trova al confine orientale della California, separata del Nevada dalle White Mountains. Un paesaggio grandioso, attrae ogni anno centinaia di climber e di appassionati di outdoor da tutto il mondo. Picchi di montagna innevati, grandi altipiani.


highball di scaldo a Buttermilks
Il tempo passa e scaliamo quasi sempre. Alterniamo Buttermilks ad Happy Boulders. Conosciamo climber da tutto il mondo. I canadesi e gli americani stanno al campeggio, costa due dollari al giorno c'è un freddo cane e stanno mesi.  Una coppia è in furgone con un bimbo piccolissimo, sono on the road da 5 mesi  e noi pensiamo sia una passeggiata.....




ancora scaldi su ironman


i cristalli dei buttermilks

soulslinger: un classico ai buttermilks


Gabri su "direction"




ironman traverse....che pompa che ci vuole


i buchetti di Happy boulders


Miki e Marco realizzano il sogno di Mandala, io cazzeggio, Gabri ha la pelle bucata.

the mandala

yes!

Prendiamo una pausa di tre giorni per visitare San Francisco che con le sue spiagge, i locali trendy e le stradine in salita teatro di numerosi film ci conquista facilmente.






 Al ritorno a Bishop,  Gabri , rilassato e con le dita nuove sale facilmente Mandala sit.












Ancora qualche giorno e un mese è passato, torniamo a LA e ci rilassiamo sulla spiaggia di Venice Beach in attesa di andare in aereoporto.




Scalare a Bishop


 ci sono tre settori principali più una serie di outstanding areas

Buttermilks

L'area più famosa, piena di foto sulle riviste di tutto il mondo.
Un paesaggio da film di fantascienza, con  "uova" granitiche sparse su un altipiano spazzato dal vento e cime innevate che fanno da cornice.
Appena arrivi ai Buttermilks vedi le linee dei sogni,  C'è Evilution dove hai visto su you tube la salita di Jason Kehl con il cuore in gola.








 La vedi dal parcheggio e ti sembra dieci volte più bella dal vivo e non ci credi. Poi ti addentri pochi metri nel settore ed ecco "The Mandala" stupenda, spaziale, e nella mente  rivedi le foto di Chris Sharma giovanissimo che fa la prima salita. Adesso sei proprio sotto e sembra di essere in un luogo sacro e forse qualcosa di sacro c'è davvero in mezzo a queste sculture tondeggianti, modellate dal vento. di sicuro è un luogo sacro del boulder.
Mentre cammini attraverso i Buttermilks continui ad avere flash, ogni angolo l'hai scrutato avidamente da casa, su You tube o su qualche blog o rivista.
Il granito è a cristalli grandi e la pelle dura poco. La scalata qui deve essere centellinata.

Happy Boulders, Sad Boulders


Canyon di rocce rosse , vulcaniche. La temperatura  è più calda, i settori sono più bassi rispetto ai Buttermilks. Per far riposare un pò la testa, quando non ne vuoi più sapere di highball. Soprattutto nelle giornate molto ventilate è un ottima alternativa e non sono da perdere alcuni famosissimi blocchi quali Renèe , Atari e The hulk.













Logistica


L'aereoporto più vicino e a  Los Angeles, la cittadina è facilmente raggiungibile in auto.

Per dormire
Non c'è che l'imbarazzo della scelta, è pieno di motel per tutti i gusti.
Troviamo stanze a buon mercato con cucina al Village Motel. Sembra di entrare dentro a una puntata di Supernatural, il lusso non abita qui :)

Rest days


Nei giorni di riposo puoi cazzeggiare al Loonely Bean coffee shop. Ritrovo dei climber, con comode poltrone per leggere o navigare online sfruttando corrente e wi-fi.
Oppure concederti un bagno nelle calde acque termali delle Keogh Hot Springs pochi km fuori Bishop.
Per gli sciatori c'è  Mammoth Mountain, a circa 30 min di auto. Si trova qualsiasi tipo di attrezzatura in affitto ed è pieno di resort.


Ristoranti e locali, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Siamo in America
La colazione al Erik Schat’s Bakery è comunque da non perdere.


Shopping
C'è un grande e storico negozio di abbigliamento e materiale da montagna Wilson’s Eastside Sports dove è possibile acquistare la guida e noleggiare Crash-pad.


LINK

Bishop bouldering dove trovare informazioni sempre informazioni aggiornate sulle salite e link alle principali web cam e stazioni meteo.





















2 commenti:

  1. che viaggi meravigliosi, ogni volta che ti leggo mi fai venire voglia di fare la valigia e partire.

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  2. l'ha trovato, l'ha trovato!
    Sono 10 minuti che lo sento sospirare: "che bello, che bello!"

    bello davvero, accipicchia!
    ;)

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