lunedì 25 giugno 2012

Pari o dispari

Dico la verità: quando arrivavo in falesia e vedevo bimbi  mi giravano sempre le palle.
Una confusione assurda, polveroni, genitori isterici e piccoli annoiati e urlanti.
E la domanda -me lo guardi un attimo che faccio sicura?
Ma anche no!
Devo scalare.
Poi i pendoli? Parliamone: si può tenere un tiro occupato delle ore per far oscillare un mostriciattolo che la maggior parte delle volte è terrorizzato?
Finalmente si addormentano e la mamma dove li mette? All'ombra: giusto , giustissimo;
Sdraiati alla base dei tiri che vuoi provare.
Ma state a casa.
 No, e non se ne parla di spostarli. Poverini dormono.
 Odio puro e insofferenza.

La vita prima di Clems.


Ora arriviamo in falesia, io e Marks, e cerchiamo con l'occhio altri genitori.
è essenziale, primario. Perchè ti capiscono
Sanno che per arrivare hai dovuto passare ore a cambiare, nutrire e preparare borse per il pupattolo. Che vuoi scalare, hai la brama, ma se lo appoggi fa la malora. Scalare è impossibile, l'avevo già detto: lei NON dorme, o almeno lo fa per circa un tiro. Un tiro misero di bonus. Di solito il riscaldamento.

I genitori ti chiedono se vuoi una sicura, si offrono comprensivi. Ti fanno usare le loro corde già su. Ti rassicurano che no, non dai fastidio, anzi è un piacere aiutare perchè ci sono passati o ci stanno passando.
Te la guardano.
Ma vanno bene anche i gruppi in numero dispari.

 Prima , per noi, solo il pari.   Mai tempi morti, come perfette macchine su e giù tutto il giorno e se qualcuno si voleva aggiungere veniva guardato in cagnesco, perchè poi a farlo era regolarmente il solito lentone. Che stava sui tiri le ore per studiarsi un passaggio al di sopra delle proprie possibilità. Succedeva sempre. Il rompiballe dell'ultimo momento. E sempre via di scuse tipo:
-no non ci stiamo in auto,
- no stiamo a cena fuori fino a tardi, tu devi tornare dalla famiglia? che peccato sarà per la prossima.

 Ora siamo genitori e 3 is a magic number.

Lentoni e rompiballe cercasi.

I bambini in falesia noi li amiamo.





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