mercoledì 5 settembre 2012

la dura legge di bàs cuvier

Siamo nel bel mezzo del nostro primo climbing trip formato famiglia
ce la stiamo cavando, contro ogni mia previsione, viaggiamo ai cento all'ora ma riusciamo a scalare.
Siamo nel bel mezzo di un climbing trip e io non mi tengo una mazza

Siamo stati a bàs cuvier, Font è talmente grande che ci sono centinaia di km di foresta, piena di blocchi. Ci sono decine di parcheggi e di luoghi dove scalare.
Tra questi spot bàs cuvier è il settore più conosciuto, dove passi per vedere chi c'è, dovei i blocchi hanno un nome e sono la storia.
Dove non mi stanco mai di stare.


Dove una volta arrivavo e facevo la fighetta, con nonchalanche preparavo pad, pof e scarpette e mi scaldavo sulla MarieRose (il primo 6a della storia raga) e poi spiegavo la methòde ai poveri cristi che arrancavano e non riuscivano a fare più di due passi.

Me la tiravo un bel pò.

Ieri siamo stati a bàs cuvier. Ho preparato pad, pof e scarpette e già mi era salita l'ansia da prestazione.
 C'erano degli inglesi lì davanti. Scarsi, non ci saltavano fuori. Poveracci, ho pensato.
Sono partita, ho fatto due passi e PAAAAAM

Caduta
Come una scarsona qualsiasi.

Poi è passata una tipa, che con nonchalanche si è infilata le scarpette, ha dato due colpi col pof, sistemato il pad ed è andata su per riscaldarsi.
E dopo mi voleva spiegare la methòde.

Queste stronze io le odio.



NB la Marie Rose è il primo 6a della storia del bouldering, salito nel lontano 1946. Assolutamente da fare in un viaggio a bleau. 


3 commenti:

  1. Ahahaha, mi hai fatto morire dal ridere!! Dai che sei nel tuo mondo e scali, questo è l'importante, no?!

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  2. le odiooooooooo anche io..quando arrivo le picchiamo

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